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Remediation:

Understanding New Media

In "Understanding Media" Marshall McLuhan ci presenta un'originale prospettiva sui mass media in rapporto all'età della televisione. Riprendendo da dove si ferma McLuhan, in "Remediation" Bolter e Grusin (anche quest'ultimo insegnante al Georgia Institute of Tecnology) arricchiscono i contenuti relativi all'era del digitale.
I critici dei nuovi media affermano che le tecnologie digitali come il World Wide Web, la realtà virtuale e la computer grafic si distaccano dai media precedenti a causa dei principi culturali ed estetici che creano una netta spaccatura tra il vecchio e il nuovo.
Bolter e Grusin non sono d'accordo, essi sostengono che i media visivi traggono il loro significato culturale proprio dal fatto che rendono omaggio, competono e riadattano i media precedenti come il disegno, la fotografia, la pellicola e la televisione, mantenendo quindi un filo coduttore tra passato e presente. 
Bolter e Grusin chiamano questo processo "remediation", facendo notare che molti media hanno soppiantato degli altri: la fotografia ha "rimediato" il disegno, la pellicola ha "rimediato" le rappresentazioni teatrali e la fotografia, così come la televisione ha fatto con le pellicole, le commedie musicali e la radio.
Nei capitoli dedicati ai media individuali: video giochi, fotografia digitale, realtà virtuale, pellicole e televisione, i due colleghi del Georgia Institute of Tecnology illustrano il processo di "remediation" e le due strategie di questa prospettiva: "trasparent immediacy" e "hypermediacy".
Bolter e Grusin sono riusciti a combinare solide ricerche storiche ad ardite teorie futuriste, al fine di offrire un'elegante prospettiva per capire come i nuovi media alternativamente nascondono ed ostentano i loro effetti.




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